Ivan Lardschneider classe 1976, è un giovane scultore della Val Gardena. Espone i suoi lavori fin dal 2005 mostrando il talento di un autentico fuoriclasse, non è un caso difatti che le sue opere si trovino oggi in mostra in India come a Berlino, Parigi, Torino, Milano e Roma.
Allievo di Aron Demetz, Ivan ha dapprima intrapreso la strada della nuova figurazione per poi virare verso uno stile più personale e riconoscibile, riuscendo ad impastare con grande sapienzatradizione e modernità.
Il legno di tiglio tra le sue mani assume nuove forme, si trasforma in altro pur conservando le proprie caratteristiche sostanziali, la propria intima essenza.
Il suo è uno spietato e ironico racconto di un’umanità tecnologizzata, persa nell’incapacità crescente di creare legami, destinata ad un isolamento alienante.
Il suo spirito ludico e giocoso cela una quanto mai realistica e cruda visione di un uomo solo, schiavo di una modernità asfittica e schiacciante, vittima di un oblio quotidiano fatto di corse e di stressanti impegni.
La sua visione è sintetizzata in opere come “Teste pesanti” dove le presenze reali vengono rielaborate in immaginario fantastico, semplice, seducente e dai tratti quasi infantili. Ivan alleggerisce l’uomo delle sue pene contemporanee, lo libera dal peso di una vita incomprensibile e lacerante.
La sua arte permette di rivivere quelle espressioni emotive andate perdute, i suoi esseri giocosi esorcizzano il caos del vivere odierno e risvegliano la spensieratezza interiore di un’anima stanca, ma mai totalmente rassegnata e forse nel profondo ancora capace di cambiamento.
Il suo sguardo genuino, ma mai ingenuo, non si limita a denunciare un mondo imperfetto e corrotto ma cerca di redimerlo a colpi di Poesia e bellezza.
Comments