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Francesco Donati

Art Vibes: "Ivan Lardschneider - Tra ironia e caos"

Updated: Dec 3, 2020

Ivan Lardschneider classe 1976, è un giovane scultore della Val Gardena. Espone i suoi lavori fin dal 2005 mostrando il talento di un autentico fuoriclasse, non è un caso difatti che le sue opere si trovino oggi in mostra in India come a Berlino, Parigi, Torino, Milano e Roma.

Allievo di Aron Demetz, Ivan ha dapprima intrapreso la strada della nuova figurazione per poi virare verso uno stile più personale e riconoscibile, riuscendo ad impastare con grande sapienzatradizione e modernità.

Il legno di tiglio tra le sue mani assume nuove forme, si trasforma in altro pur conservando le proprie caratteristiche sostanziali, la propria intima essenza.

Il suo è uno spietato e ironico racconto di un’umanità tecnologizzata, persa nell’incapacità crescente di creare legami, destinata ad un isolamento alienante.

Il suo spirito ludico e giocoso cela una quanto mai realistica e cruda visione di un uomo solo, schiavo di una modernità asfittica e schiacciante, vittima di un oblio quotidiano fatto di corse e di stressanti impegni.

La sua visione è sintetizzata in opere come “Teste pesanti” dove le presenze reali vengono rielaborate in immaginario fantastico, semplice, seducente e dai tratti quasi infantili. Ivan alleggerisce l’uomo delle sue pene contemporanee, lo libera dal peso di una vita incomprensibile e lacerante.

La sua arte permette di rivivere quelle espressioni emotive andate perdute, i suoi esseri giocosi esorcizzano il caos del vivere odierno e risvegliano la spensieratezza interiore di un’anima stanca, ma mai totalmente rassegnata e forse nel profondo ancora capace di cambiamento.

Il suo sguardo genuino, ma mai ingenuo, non si limita a denunciare un mondo imperfetto e corrotto ma cerca di redimerlo a colpi di Poesia e bellezza.


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